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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

DIDATTICA E GESTI FONDAMENTALI DEL CALCIO

INDICAZIONI E CONCETTI GENERALI PER L’ALLENAMENTO IN ETA’ EVOLUTIVA NEGLI SPORT DI SQUADRA Nella programmazione degli allenamenti sopratutto in età giovanile bisogna tenere in considerazione una moltitudine di fattori che andremo ora brevemente ad illustrare. L’allenatore dovrà proporre attività in funzione al proprio gruppo di riferimento con il quale intende lavorare su uno o più aspetti della disciplina, in particolare le attività dovranno essere funzionali a parametri come: livello tecnico già in possesso dall’atleta,età anagrafica,sesso, numero di partecipanti alle attività (questo per pianificare al meglio spazi e tempi dell’allenamento) e finalità educative. Specialmente in età compresa dai 6 ai 10 anni è opportuno proporre attività con il metodo della fabulazione ovvero una proposta più attrattiva per il bambino (attività in chiave ludica con un approccio di giocoso o fiabesco) dove si possono inserire giochi anche con scopi competitivi per rendere meno noiose e ripetit...

LA TRANCE AGONISTICA

Si sente spesso parlare in ambito sportivo di trance agonistica. Questa condizione psico-fisica dove l’atleta è totalmente concentrato sull’attività che sta praticando tale da eliminare le distrazioni che lo circondano: l’atleta è totalmente focalizzato sul compito. Questa condizione (chiamata anche esperienza di flusso o stato di flow) viene spesso a crearsi grazie ai valori portati dalla competizione agonistica: viene favorita ogni volta che la persona sceglie un’attività piacevole che abbia degli obiettivi ambiziosi ma al contempo realizzabili previo impegno. Per incrementare la concentrazione su un dato compito bisognerà cercare di equilibrare la sfida con le abilità stimolando la ricerca di nuove soluzioni da parte dell’atleta senza frustrazioni di non essere all’altezza per portare a termine il compito; la presenza di un concetto sfidante-agonistico permette di esprimersi al meglio e in maniera crescente. Quando una persona è totalmente immersa in quello che fa il più de...

RESISTENZA IN ETA' GIOVANILE (?)

In ambito sportivo si definisce resistenza la capacità psico-fisica di opporsi alla fatica durante uno sforzo di almeno 30 minuti includendo anche la rapidità nella capacità di recupero. L’allenamento alla resistenza porta a dello modifiche morfo-funzionali specialmente negli apparati cardio- circolatorio,respiratorio,locomotore molto rilevanti in un contesto di sviluppo di un giovane atleta in particolare: aumento del letto capillare,aumento in volume delle cavità cardiache, incremento della gittata sistolica e ipertrofia del miocardio;per quanto riguarda il sistema muscolo-scheletrico possiamo osservare una specializzazione delle fibre muscolari con sviluppo di ipertrofia e incremento nella quantità di mitocondri, enzimi ossidativi e mioglobina. Inoltre, vi è un incremento nella capacità di utilizzare l’ossigeno ed i substrati energetici al fine di produrre più energia. In conclusione possiamo affermare che, l’allenamento della resistenza permette principalmente un aumento dell...

GENITORI A BORDO CAMPO

In qualsiasi campo di gioco in qualsiasi parte del mondo i primi spettatori che vedono le performance dei giovani atleti sono i loro stessi genitori: questa esperienza rileva molte insidie per l’atleta che spesso non si ritrova o viene confuso da atteggiamenti ambigui a bordo campo dei genitori. Atteggiamenti supportivi per il genitore posso rivelarsi deleteri per il figlio influenzando la sua attitudine nella disciplina sportiva. Per comportamento genitoriale a bordo campo intendiamo l’insieme dei comportamenti di elogio,critica o direttiva manifestato dai genitori in occasione di gare o competizioni dei figli. Un genitore influenza fortemente la visione della pratica sportiva del figlio e lo fa anche mediante i suoi atteggiamenti durante lo svolgimento della competizione che posso essere: di incoraggiamento, feedback contingente sulla performance (“Questo è un rovescio!”),istruzione, commenti ambivalenti,negativi,dispregiativi. Nella maggior parte dei casi questa condotta...

IL DRAMMA CALCIO-LEGAMENTO CROCIATO

ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO (Breve descrizione) L’articolazione del ginocchio viene classificata come diartrosi o articolazione sinoviale e per garantire un alto grado di mobilità sono necessarie strutture e meccanismi che ne garantiscano la stabilizzazione. L’articolazione presenta principalmente due segmenti ossei: le rispettive parti terminali (epifisi) di femore e tibia. Lateralmente è interessato anche il perone che viene stabilizzato grazie al legamento collaterale laterale.   Anteriormente vi è la rotula (osso sesamoide) che mette in comunicazione il tendine del quadricipite nella coscia con il legamento collaterale nella gamba garantendone la sua estensione. Tutte le superfici articolari sono rivestite da cartilagine (molto evidente quella del condilo femorale) utili per la riduzione del attrito e da borse ricche di liquido sinoviale(presenza di fibre di collagene, proteoglicani e glicoproteine) con funzione lubrificante. I menischi sono dischi a forma sem...

LA FASE DI RECUPERO

IL RECUPERO POST-ALLENAMENTO Con questo breve articolo desidero condividere alcune nozioni per quanto riguarda la fase di recupero dopo l’attività fisica più o meno intensa e vedremo delle strategia per migliorare tale recupero senza l’utilizzo di integratori o simili. Per compiere attività fisica è necessario un apporto di ossigeno più elevato per l’ossigenazione degli organi interessati alla produzione di atp(tramite glicolisi o glicogenolisi) che vengono stimolati maggiormente nelle fasi di allenamento. Una volta terminata la sessione di allenamento i tessuti che sono stati impiegati presentano un deficit d’ossigeno (ipossia parziale); questa condizione può persistere anche diversi giorni fino al raggiungimento del omeostasi. Questa fase di recupero viene descritta con l’acronimo “EPOC”. Il deficit di ossigeno è proporzionale all’ intensità dell’esercizio e al periodo di recupero (EPOC). Durante la fase di recupero la richiesta dei tessuti nei confronti dell’oss...