In ambito sportivo si definisce resistenza
la capacità psico-fisica di opporsi alla fatica durante uno sforzo
di almeno 30
minuti includendo anche la rapidità nella capacità di recupero.
di Zanatta Gianluca
L’allenamento
alla resistenza porta a dello modifiche morfo-funzionali specialmente
negli apparati cardio- circolatorio,respiratorio,locomotore molto
rilevanti in un contesto di sviluppo di un giovane atleta in
particolare: aumento del letto capillare,aumento in volume delle
cavità cardiache, incremento della gittata sistolica e ipertrofia
del miocardio;per quanto riguarda il sistema muscolo-scheletrico
possiamo osservare una specializzazione delle fibre muscolari con
sviluppo di ipertrofia e incremento nella quantità di mitocondri,
enzimi ossidativi e mioglobina. Inoltre, vi è un incremento nella
capacità di utilizzare l’ossigeno ed i substrati energetici al
fine di produrre più energia. In conclusione possiamo affermare che,
l’allenamento della resistenza permette principalmente un aumento
della capacità aerobica e del massimo consumo di ossigeno.
Dal
punto di vista psicologico lo sforzo prolungato porta al superamento
delle barriere interiori mettendo a nudo capacità che si reputavano
nascoste per il raggiungimento di un obiettivo o di un compito, si
sviluppa tolleranza nei confronti della fatica grazie a principi di
condivisione e sacrificio (il “vincere facile” non esiste) oltre
che al miglioramento della concentrazione. In poche parole migliora
la resilienza sia sul campo da gioco che nella vita di tutti i
giorni.
L’allenamento
della resistenza vede il miglioramento della capacità di trasformare
e utilizzare l’ossigeno con la gestione dei substrati energetici.
Indipendentemente
dello sport praticato la resistenza può venir allenata tramite:
- METODO DEL CARICO PROLUNGATO: carico di lavoro elevato, molto lungo e senza pause utile specialmente nella preparazione di inizio stagione. Esercizi generali con incremento progressivo del carico di lavoro. Può essere di tipologia estensiva (circa 60% di intensità) o intensiva(70-95% di intensità). Miglioramento prettamente della potenza aerobica.
- METODO A INTERVALLI: esecuzione di ripetute a livello sub-massimale con recupero passivo tra una ripetizione e l’altra. La durata della ripetizione varia dai 30 secondi ai 3 minuti. Con questa metodo viene a crearsi un deficit d’ossigeno rigenerato poi con la fase di recupero e una produzione maggiore di acido lattico. Esso incrementa: potenza anaerobica,resistenza lattacida e incremento della soglia anaerobica.
- METODO DELLE RIPETIZIONI: prevede la percorrenza di una data distanza nella maggiore velocità possibile ad un intensità quasi massimale con recupero attivo(es. Corsa blanda) tra una ripetizione e l’altra. Questo metodo porta allo sviluppo dell’ipertrofia muscolare, forza massima,forza rapida,accelerazione e favorisce il concetto di superamento dei propri limiti.
- METODO BASATO SUL GIOCO O SULLA GARA: si lavora sulle capacità speciali di resistenza mediante la completa sollecitazione di tutte le riserve psico-fisiche dell’atleta (fino allo “sfinimento”)per migliorare la resistenza in preparazione a momenti salienti delle gare durante la stagione.
L’organismo
in età giovanile prevede una predisposizione maggiore per
prestazione di tipo aerobico; si è in grado di sostenere un
esercizio di durata introno ai 30 minuti al 75/85% di intensità. In
età giovanile si andrà a lavorare sulla resistenza intesa come:
resistenza alla velocità e resistenza di breve/media/lunga durata.
Mentre
per l’adulto l’esercizio scelto per l’aumento della resistenza
è la corsa per un atleta giovane è meglio proporre percorsi a
ostacoli,giochi pre-sportivi o staffette; il lavoro proposto non
deve essere di tipo individuale.
I
percorsi misti consentono lo sviluppo di diverse tipologie di
resistenza e coinvolgono,con le attività proposte di tipo specifico
della disciplina(componente più tecnica), la corsa che viene
utilizzata come “pretesto” per il passaggio da una stazione
all’altra.
Nei
giochi pre-spotivi si pone l’accento sulla componente ludica e la
palla (nel caso delle discipline che ne prevedono l’utilizzo) viene
vista come mezzo per attivare lo spostamento del giovane atleta che
andrà a sviluppare cosi anche una resistenza di breve/lunga durata.
Con le
staffette oltre ai benefici in termini di resistenza già citati si
migliora la coesione del gruppo.
di Zanatta Gianluca
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