Passa ai contenuti principali

RESISTENZA IN ETA' GIOVANILE (?)



In ambito sportivo si definisce resistenza la capacità psico-fisica di opporsi alla fatica durante uno sforzo di almeno 30 minuti includendo anche la rapidità nella capacità di recupero.

L’allenamento alla resistenza porta a dello modifiche morfo-funzionali specialmente negli apparati cardio- circolatorio,respiratorio,locomotore molto rilevanti in un contesto di sviluppo di un giovane atleta in particolare: aumento del letto capillare,aumento in volume delle cavità cardiache, incremento della gittata sistolica e ipertrofia del miocardio;per quanto riguarda il sistema muscolo-scheletrico possiamo osservare una specializzazione delle fibre muscolari con sviluppo di ipertrofia e incremento nella quantità di mitocondri, enzimi ossidativi e mioglobina. Inoltre, vi è un incremento nella capacità di utilizzare l’ossigeno ed i substrati energetici al fine di produrre più energia. In conclusione possiamo affermare che, l’allenamento della resistenza permette principalmente un aumento della capacità aerobica e del massimo consumo di ossigeno.
Dal punto di vista psicologico lo sforzo prolungato porta al superamento delle barriere interiori mettendo a nudo capacità che si reputavano nascoste per il raggiungimento di un obiettivo o di un compito, si sviluppa tolleranza nei confronti della fatica grazie a principi di condivisione e sacrificio (il “vincere facile” non esiste) oltre che al miglioramento della concentrazione. In poche parole migliora la resilienza sia sul campo da gioco che nella vita di tutti i giorni.

L’allenamento della resistenza vede il miglioramento della capacità di trasformare e utilizzare l’ossigeno con la gestione dei substrati energetici.
Indipendentemente dello sport praticato la resistenza può venir allenata tramite:
  • METODO DEL CARICO PROLUNGATO: carico di lavoro elevato, molto lungo e senza pause utile specialmente nella preparazione di inizio stagione. Esercizi generali con incremento progressivo del carico di lavoro. Può essere di tipologia estensiva (circa 60% di intensità) o intensiva(70-95% di intensità). Miglioramento prettamente della potenza aerobica.
  • METODO A INTERVALLI: esecuzione di ripetute a livello sub-massimale con recupero passivo tra una ripetizione e l’altra. La durata della ripetizione varia dai 30 secondi ai 3 minuti. Con questa metodo viene a crearsi un deficit d’ossigeno rigenerato poi con la fase di recupero e una produzione maggiore di acido lattico. Esso incrementa: potenza anaerobica,resistenza lattacida e incremento della soglia anaerobica.
  • METODO DELLE RIPETIZIONI: prevede la percorrenza di una data distanza nella maggiore velocità possibile ad un intensità quasi massimale con recupero attivo(es. Corsa blanda) tra una ripetizione e l’altra. Questo metodo porta allo sviluppo dell’ipertrofia muscolare, forza massima,forza rapida,accelerazione e favorisce il concetto di superamento dei propri limiti.
  • METODO BASATO SUL GIOCO O SULLA GARA: si lavora sulle capacità speciali di resistenza mediante la completa sollecitazione di tutte le riserve psico-fisiche dell’atleta (fino allo “sfinimento”)per migliorare la resistenza in preparazione a momenti salienti delle gare durante la stagione.

L’organismo in età giovanile prevede una predisposizione maggiore per prestazione di tipo aerobico; si è in grado di sostenere un esercizio di durata introno ai 30 minuti al 75/85% di intensità. In età giovanile si andrà a lavorare sulla resistenza intesa come: resistenza alla velocità e resistenza di breve/media/lunga durata.
Mentre per l’adulto l’esercizio scelto per l’aumento della resistenza è la corsa per un atleta giovane è meglio proporre percorsi a ostacoli,giochi pre-sportivi o staffette; il lavoro proposto non deve essere di tipo individuale.
I percorsi misti consentono lo sviluppo di diverse tipologie di resistenza e coinvolgono,con le attività proposte di tipo specifico della disciplina(componente più tecnica), la corsa che viene utilizzata come “pretesto” per il passaggio da una stazione all’altra.
Nei giochi pre-spotivi si pone l’accento sulla componente ludica e la palla (nel caso delle discipline che ne prevedono l’utilizzo) viene vista come mezzo per attivare lo spostamento del giovane atleta che andrà a sviluppare cosi anche una resistenza di breve/lunga durata.
Con le staffette oltre ai benefici in termini di resistenza già citati si migliora la coesione del gruppo.



di Zanatta Gianluca

Commenti

Post popolari in questo blog

DIDATTICA E GESTI FONDAMENTALI DEL CALCIO

INDICAZIONI E CONCETTI GENERALI PER L’ALLENAMENTO IN ETA’ EVOLUTIVA NEGLI SPORT DI SQUADRA Nella programmazione degli allenamenti sopratutto in età giovanile bisogna tenere in considerazione una moltitudine di fattori che andremo ora brevemente ad illustrare. L’allenatore dovrà proporre attività in funzione al proprio gruppo di riferimento con il quale intende lavorare su uno o più aspetti della disciplina, in particolare le attività dovranno essere funzionali a parametri come: livello tecnico già in possesso dall’atleta,età anagrafica,sesso, numero di partecipanti alle attività (questo per pianificare al meglio spazi e tempi dell’allenamento) e finalità educative. Specialmente in età compresa dai 6 ai 10 anni è opportuno proporre attività con il metodo della fabulazione ovvero una proposta più attrattiva per il bambino (attività in chiave ludica con un approccio di giocoso o fiabesco) dove si possono inserire giochi anche con scopi competitivi per rendere meno noiose e ripetit...

SPUNTI PER IL RICHIAMO INVERNALE

   La sosta invernale è il periodo della stagione (solitamente 2-4 settimane) in cui le squadre non hanno impegni ufficiali e quindi momento utile per soffermarsi nella cura di aspetti tralasciati durante il girone d’andata dal punto di vista tecnico,fisico e riabilitativo. L’insieme delle sedute di allenamento fatte in queste periodo possono costituire il così detto richiamo invernale. In questo periodo è sconsigliato aumentare i lavori in acuto andando a favorire il mantenimento del lavoro in cronico (ovvero non effettuare grandi stravolgimenti dal punto di vista d’intensità e volume di allenamento) ricordando che nel periodo di sosta non vi è necessariamente un decremento delle capacità tecnico-condizionali. Con il richiamo invernale è il momento di introdurre lavori e proposte nuove che verranno riutilizzate nel corso della stagione. Oltre al mantenimento dei lavori di forza e resistenza si può lavorare al richiamo di alcune capacità coordinative, sulla flessibilità e mob...

ORGANIZZAZIONE DELL'ALLENAMENTO (Nel calcio e non solo)

  Con riferimento al piano di sviluppo territoriale (“allenare le attività di base”) della F.I.G.C andremo oggi a parlare di uno dei presupposti del programma formativo ovvero l’importanza nell’organizzazione della seduta di allenamento. L’organizzazione è uno dei 10 presupposti affinché possa venir garantita un attività che sia il più completa possibile dal punto di vista tecnico che umano . Al termine di ogni allenamento sarebbe opportuno compilare ,da parte degli allenatori, una sorta di ceck-list per vedere se tali principi (riportati di seguito) sono stati rispettati e proposti durante l’allenamento. L’aspetto organizzativo riguarda principalmente l’aspetto tecnico e di gestione della seduta ma permette anche la rappresentazione in termini di credibilità dell’allenatore nei confronti del atleta e del contesto sportivo (famiglie,società,esterno…) in cui esso opera. Un organizzazione ottimale degli spazi e delle attività garantisce una maggiore focalizzazione della nostra ...