INDICAZIONI E CONCETTI GENERALI PER L’ALLENAMENTO IN ETA’
EVOLUTIVA NEGLI SPORT DI SQUADRA
Nella programmazione degli
allenamenti sopratutto in età giovanile bisogna tenere in
considerazione una moltitudine di fattori che andremo ora brevemente
ad illustrare.
L’allenatore dovrà proporre
attività in funzione al proprio gruppo di riferimento con il
quale intende lavorare su uno o più aspetti della disciplina, in
particolare le attività dovranno essere funzionali a parametri come:
livello tecnico già in possesso dall’atleta,età anagrafica,sesso,
numero di partecipanti alle attività (questo per pianificare al
meglio spazi e tempi dell’allenamento) e finalità educative.
Specialmente in età compresa dai 6 ai 10 anni è opportuno proporre
attività con il metodo della fabulazione ovvero una proposta
più attrattiva per il bambino (attività in chiave ludica con un
approccio di giocoso o fiabesco) dove si possono inserire giochi
anche con scopi competitivi per rendere meno noiose e ripetitive le
lezioni.
Grande importanza assumono la
pianificazione e la delimitazione dei tempi e degli spazi di
allenamento per incrementare la resa delle proposte e per migliorare
la gestione e il controllo del gruppo.
Gli strumenti principalmente
utilizzati in età evolutiva per il miglioramento del gesto sono i
circuiti e le stazioni dove,con una progressione didattica, si
ha una riduzione dei tempi morti e una reiterazione del gesto da
allenare con sviluppo contemporaneo di altre abilità quali
rapidità,velocità e resistenza. Per rendere più accattivanti e
dinamiche queste proposte è possibile inserire uno o più elementi
di competitività come ad esempio la suddivisione in squadre per lo
svolgimento delle attività nelle stazioni (ES. partitella di calcio
con un numero ridotto di giocatori su campo ridotto). Tutte queste
proposte operative devono rientrare in una ferrea programmazione che
porta al raggiungimento di obbiettivi a lungo e a breve termine
precedentemente stabiliti e condivisi con la squadra. Risulta per
questo motivo molto importante pianificare il singolo allenamento: si
inizia con una fase di warp-up (preparazione dei distretti muscolari)
seguita dalla fase centrale e infine il pool-down(defaticamento utile
al ritorno allo stato iniziale delle strutture muscolari e riduzione
conseguente degli infortuni).
IL CALCIO
1-LA CONDUZIONE:
movimento che permette lo spostamento palla al piede del giocatore.
Correre con il pallone significa saper allungare la falcata per
prendere velocità, ma significa anche saper accorciare il passo per
toccare il pallone(ad esempio per eseguire un passaggio) o calciarlo
al momento giusto. Correre con il pallone vuol dire tener conto della
velocità senza dimenticare però la coordinazione necessaria al
momento dell'impatto con la sfera.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. La conduzione palla può essere fatta con una
corsa libera inizialmente in linea retta in un campo ridotto,
successivamente si può proporre uno slalon con riferimenti a terra
ben visibili chiedendo di utilizzare: prima solo il piede dominante,
con entrambi i piedi oppure con le diverse parti del piede
(interno,esterno). In alternativa alla conduzione libera si può
utilizzare una conduzione con avversario. Questa proposta oltre al
miglioramento della sensibilità e al controllo della palla permette
di sperimentare e migliorare le tecniche per il possesso evitando
l'intervento di disturbo portato dall'avversario(es. funzione di
protezione delle braccia).
2-PASSAGGIO: mezzo per lo
sviluppo del gioco e spostamento della palla che permette di
guadagnare spazio e tempo. Per eseguire un passaggio sono necessari
precisione,tempistica (timing di passaggio) e rapidità esecutiva. Il
passaggio serve ad appoggiare il pallone al compagno in modo che
possa a sua volta dare sviluppo e contribuire all'azione; la sua
tecnica viene selezionata in base all'occasione. Si può passare la
palla di piatto, di collo, d'interno, d'esterno, di testa,di tacco.
Questo fondamentale permette l'incremento della senso-percettività.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. Lavoro a coppie per migliorare il gesto tecnico. I
due atleti si scambiano la palla utilizzando la può ampia varietà
di tipologie di passaggio prima con l'arto dominante poi con l'altro.
Questa abilità (come anche la maggior parte delle altre) può essere
sviluppata con la proposta di situazioni
ludiche(es."torello"),gioco-gare o esercizi specifici (es.
due contro due). Si possono proporre situazioni che prevedano
l'esecuzione di:passaggio diretto o indiretto (magari con l'aggiunta
successiva di un elemento di disturbo) ,corto o lungo, verticale o
orizzontale, diagonale (triangolazioni).
3-DIFESA DELLA PALLA: questo
aspetto prevede la ricezione del pallone (stop della palla), il
controllo (ricezione di un passaggio con l'arto), difesa della palla
dall'attacco avversario (utilizzo del fisico e utilizzando il piede
di controllo opposto rispetto alla direzione di disturbo
dell'avversario) e controllo delle traiettorie aeree.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. Per il miglioramento di queste molteplici
specificità si possono proporre gare-gioco in campi ridotti per
padroneggiare maggiormente la situazione e incrementare la capacità
di anticipazione andando ad aumentare il numero di stimoli. Anche
esercizi come il tre contro tre (o simili) vanno a sviluppare la
totalità di questi fondamentali.
4-POSSESSO PALLA: in
questa parte prendiamo in considerazione finta e dribbling ovvero
variazione di direzione e velocità atte al superamento
dell'avversario e allo sviluppo in superiorità numerica dell'azione
offensiva.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. Formare una griglia di quattro aree di 20x30
metri. In ogni area risiedono 4 giocatori, 2 attaccanti (col pallone)
e due difensori (rossi) che effettuano una pressione blanda sul
portatore di palla. Guardando l'avversario, trascinare la palla
attraverso il proprio corpo con il lato interno del piede.
Successivamente usare l'esterno dello stesso piede per spostarsi
repentinamente verso la parte opposta. Far scorrere la palla al di là
del proprio avversario, accelerando oltre la sua figura. I giocatori
col pallone effettuano possesso palla all'interno della propria area,
muovendosi nello spazio. I giocatori senza pallone si muovono
all'interno del rettangolo opponendo un pressing limitato. Al segnale
dell'allenatore i giocatori in possesso passano la palla a uno dei
difensori. In figura "A" passa a "B". Il
giocatore "B" che riceve il pallone effettua il "Drag
push" (tipologia di finta). Ripetere la sequenza.
5-TIRO IN PORTA: gesto che
identifica la conclusione della fase offensiva risultato della
combinazione di precisione e potenza. Per effettuare questo gesto la
caviglia del piede d'impatto è rigida e il piede d'appoggio è
vicino alla palla. Il tiro può essere eseguito d'interno
piede(ampia superficie d'impatto e maggior precisione di tiro a
discapito della potenza) di collo(superficie d'impatto più ridotta,
minor precisione ma più potenza di tiro), d'esterno, di punta o di
tacco.
Una variante molto importante del tiro
è il colpo di testa. Nelle traiettorie aeree la palla può
essere colpita nella zona di contatto frontale (colpo potente ma
centrale), temporale (colpo laterale molto preciso) o occipitale
(colpo di testa all'indietro) grazie ad un colpo di frusta prodotto
dal collo e dal busto che ne determina la potenza. Questo colpo può
essere definito dinamico quando il colpo di testa viene preceduto da
un elevazione con o meno rincorsa coadiuvato dall'intervento
propulsore e stabilizzante delle braccia oppure statico quando quando
viene eseguito a piedi paralleli senza salto.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. Sperimentazione e interiorizzazione del gesto
tramite le diverse tipologie di tiro in porta inizialmente con il
piede dominante poi con l'altro. Utilizzare il tiro in porta come
conclusione di un circuito magari variando le dimensioni della porta
per migliorare la precisione o variando posizioni e condizioni di
tiro.
Una proposta può essere quella di
creare 3 stazioni. Nella stazione 1, si parte in conduzione calciando
prima di raggiungere la linea dell’area di rigore. Nella stazione
2, invece si trasmette verso una delle due sponde raccogliendo il
rimbalzo e andando al tiro in porta. Nella stazione 3 invece è il
portiere a lanciare palla verso il giocatore che con un controllo
orientato deve andare ad immediata conclusione in porta.
Dopo l’esecuzione dell’esercizio il
giocatore cambia stazione e così via. Il tempo e il numero di serie
sono indicative e possono essere modificate secondo le proprie
esigenze. Varianti: variare le parti del piede (es. interno piede,
suola ecc) nei controlli di palla;chiedere di concludere in porta
appena dopo il primo controllo (per le stazioni 1 o 2).
6-LA TECNICA DEL PORTIERE: il
portiere è l'unico giocatore che può prendere la palla con le mani
con lo scopo di difendere la propria porta e per questo suo ruolo
"particolare" possiede una tecnica di gioco specifica. I
suoi gesti sono principalmente la presa frontale alta/bassa/metà
altezza,la deviazione (modificazione delle traiettorie del
pallone),lateralizzazioni in tuffo.
PROPOSTA DIDATTICA PER IL SUO
MIGLIORAMENTO. Spesso vengono proposte esercizi contenenti
elementi di acrobatica per favorire il movimento di propulsione utile
agli arti inferiori per effettuare il tuffo.
Esempio di successione didattica di un
esercizio specifico per portiere: Fase 1 il bambino scavalca
il paletto disteso a terra per posizionarsi in postura corretta in
attesa del tiro, con i piedi dentro ai cerchi a terra;Fase 2
il compagno calcia verso il portiere cercando di far compiere una
parata centrale (altezza volto)Fase 3 dopo la presa il
portiere cercherà di compiere un rilancio con le mani rasoterra per
colpire i coni (tipo bowling)Fase 4 Cambio ruoli – Chi ha
parato recupera la palla e si prepara a calciare; chi ha calciato va
in porta eseguendo degli appoggi all’interno della speed ladder.
di Zanatta Gianluca
di Zanatta Gianluca
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