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NUOVI MEZZI PER IL MONITORAGGIO NEL CALCIO


 L’evoluzione nel gioco del calcio è sotto gli occhi di tutti: gioco sempre più veloce e dinamico dato da un incremento di azioni di gioco, numero di passaggi, distanze percorse ad alta velocità, cambi di direzione (CdD) determinati dalla riduzione dei tempi di gioco, riduzione dello spazio di gioco con aumento significativo del carico cognitivo hanno reso indispensabile un nuovo tipo di monitoraggio.

Con l’avvento di nuove tecnologie è possibile, tramite rilevazione periodica, raccogliere dati di partite e allenamenti con l’obiettivo di mantenere o ricercare una determinata performance (in funzione del modello prestativo) atta al compito tenendo conto delle esigenze soggettive di ogni atleta. 

In questo contesto il giocatore viene sottoposto a notevole carico sia di tipo cognitivo che di tipo fisico; il monitoraggio quindi permette di organizzare, controllare, quantificare e personalizzare lo stimolo di allenamento proposto in termini di intensità, volume e frequenza favorendo la performance dell’atleta e la riduzione di infortuni da sovraccarico ricordando che maggiore sarà il grado di specializzazione dell’intervento maggiore sarà la performance. 

Con carico interno si definisce la reazione soggettiva rispetto ad un carico esterno proposto (es. Minuti di possesso, Kg da spostare, Distanze e velocità, etc.). Viene calcolato secondo diversi parametri quali: tempo passato ad una determinata % FC, consumo di ossigeno, quantità di lattato ematico, frequenza respiratoria, elettromiografie di superficie e scale per la percezione dello sforzo.

Tra i vari metodi citati le scale di percezione dello sforzo rappresentano il metodo più economico per la determinazione del carico interno e la percezione della fatica. Tramite la Scala di Borg e la scala di recupero si è in grado di definire la percezione soggettiva del volume di allenamento proposto (mediante il calcolo della session-RPE: valore scala per durata della seduta) e nell’arco della stagione e ottenere importanti correlazioni tra carico di lavoro cronico e acuto ai fini di una corretta periodizzazione degli allenamenti e riduzione infortuni da sovrallenamento. Il valore fornito dalla scala di percezione dello sforzo non valuta solo aspetti fisici ma rappresenta un importante indicatore globale del carico di allenamento e un parametro per la determinazione dello stato generale di benessere psico-fisico della squadra.

Per il monitoraggio del carico esterno la maggior parte delle squadre professionistiche utilizza tecnologie Gps basate sulla localizzazione continua di un corpo in movimento mediante satellite; questa tecnologia permette di fornire molti dati tra i quali: distanza totale percorsa, potenza meccanica (o potenza metabolica), numero di cambi di direzione numero di frenate e accelerazioni, spesa energetica, distanze coperte a determinate soglie di velocità. Data la considerazione di un numero adeguato di parametri esplicativi ricevuti dalle tecnologie Gps che determinano il carico esterno di allenamento, è compito del preparatore, tramite giusta correlazione con il carico interno, proporre esercizi in funzione delle capacità e/o necessità del giocatore in un contesto di alta soggettività nell’intervento per aiutare l’atleta nel miglioramento della performance o nell’accurato processo di recupero nonché aiutare l’allenatore nelle scelte per le proposte in funzione del periodo agonistico; iterazione determinante per una programmazione che possa limitare il rischio infortuni.

In seguito a monitoraggio è stato dimostrato che una variazione di parametri quali: aumento dei metri al minuto medi e riduzione del carico corporeo (body load) possa risultare un fattore predittivo e correlato all’insorgenza di infortuni dei tessuti molli da non contatto.

Uno tra i più importanti strumenti di allenamento, correlato al monitoraggio, che permette un adeguata modulazione del carico a beneficio della performance sono gli Small Side Games (SSG). Gli SSG sono mezzi di allenamento situazionali molto simili alla partita in grado di unire parte tecnica, tattica, fisica e psicologica in funzione di uno o più obiettivi. Queste esercitazioni modificate sono ideali specialmente per i giovani calciatori che, specialmente negli ultimi decenni, hanno perso il così detto “fattore di gioco da strada”. Essi originano dalle partite che si svolgevano per strada dove i bambini autonomamente adattavano la tipologia di partita in funzione a dimensioni del campo e numero di giocatori andando anche a cambiare le regole del gioco. È stato dimostrato che l’uso di esercitazioni a campo ridotto incrementi la crescita tecnica e fisica nei giovani calciatori, poiché attraverso il maggior numero di contatti con il pallone e attraverso la maggiore iterazione con i compagni si acquisiscono e si migliorano quelle che sono le abilità specifiche (open skills) in un contesto simile alla partita. I fattori modulabili all’interno degli SSG che andranno a determinare differenti tipologie di carico sono: regole, tocchi, dimensioni del campo, numero di giocatori, presenza di portiere e jolly. Tramite la modulazione di questi fattori viene proposta l’esercitazione più indicata in base agli obiettivi che si intendono allenare. Ad esempio la scelta delle dimensioni del campo da gioco (campo più largo o più lungo) determina una differente spesa energetica in termini di distanza percorsa, distanza percorsa ad alta intensità, accelerazioni e decelerazioni. Lo stesso discorso per il numero di giocatori: in base al micro-ciclo che porterà alla gara successiva viene determinato il numero di giocatori impiegati nello small side game andando a modulare parametri quali potenza, accelerazioni e decelerazioni (es. il 2vs2 ha richieste fisiche maggiori rispetto ad un 6vs6).

In conclusione ai fini del miglioramento della performance nel calciatore ogni società nella figura del preparatore atletico è tenuta ad effettuare e valutare alcuni parametri di carico esterno dati da Gps per la corretta modulazione della seduta in funzione dei micro e macro cicli di allenamento.

Parametri di carico esterno vanno correlati a parametri interni ricavati da scale di percezione dello sforzo soggettive ritenute molto valide e di facile applicabilità: la personalizzazione della seduta consente la riduzione del rischio infortuni e/o stati infiammatori dei tessuti muscolo-scheletrici tipici del periodo dello sviluppo. 

La proposta di small side games con spazi di gioco compresi tra i 112-182 m/q che propongano situazioni di 4vs4/6vs6 rappresentano i mezzi più indicati che permettono uno sviluppo di maggiori azioni di gioco risultando molto affini alla partita. Ciò permette una corretta modulazione del carico di allenamento risultando coerenti rispetto al modello prestativo. Inoltre progressioni di SSG (dal 2vs2 al 9vs9) permettono l’acquisizione delle idee tattiche di gioco richieste dall’allenatore secondo il principio di allenamento della gradualità nell’ intervento. 


di Zanatta Gianluca

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