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"MENO ESERCIZIO PIU' GIOCO"

 


In questo nuovo articolo proviamo a spiegare e interpretare meglio questa frase presente e ripetuta in molti contesti quando si parla di metodologia di allenamento specialmente nelle attività di base (fasce d'età 5-13 anni).

Per prima cosa è necessario fornire una definizione per i termini GIOCO e ESERCIZIO. Il gioco è un attività intrinsecamente piacevole in grado di sviluppare il talento individuale che al suo interno prevede l'attuazione di: gesto tecnico, lettura di situazione(tattica), scelta. L'esercizio ,invece, al suo interno sviluppa (spesso in maniera ripetitiva) il solo gesto tecnico.

L'allenatore deve trasformare l'esercitazione in gioco. Perchè? Il gioco è una proposta cognitivamente più coinvolgente e caratterizzato da situazioni con elevata incertezza data dalla somma delle singole scelte individuali a seconda delle innumerevoli situazioni che si verranno a creare. Questo allenamento all'incertezza ricalca perfettamente quello che avviene in partita dato che il calcio è uno sport altamente situazionale dove ogni azione non sarà mai uguale ad un altra. Con il gioco vengono sviluppate le così dette OPEN SKILS (capacità aperte) ovvero la capacità di affrontare situazioni imprevedibili (es. Messi non sa prima come dovrà evitare i 5 difensori che lo stanno per affrontare). L'esercizio ripetitivo porta allo sviluppo delle CLOSE SKILS non utili nel calcio (utili ad esempio nella ginnastica artistica...insomma tutta una altra cosa). Il gioco a lungo andare migliora e incrementa capacità di anticipazione e presa di decisione.   

A tal proposito voglio riportare una ricerca del 2012 condotta da A.Roca e Colleghi dove si individua il gioco proposto e effettuato dai 6 ai 13 anni come fattore discriminate tra giocatori di alto e basso livello.  Si vede come come i giocatori di alto livello(a) (giocatori di Serie A per intenderci) sono quelli che nelle attività di base hanno svolto il maggior numero di ore in gioco.



L'allenatore dovrà inserire nei suoi esercizi i 3 elementi caratteristici del gioco per migliorare l'attività dal punto di vista cognitivo a lungo termine più utile allo sviluppo del giocatore. Vediamo ora qualche esempio di "trasformazione" da esercizio in gioco.

-Obiettivo: Dominio Categoria: Pulcini/esordienti Esercizio: Palleggio Gioco: metà squadra palleggia dentro un perimetro definito l'alta metà cerca di rubare la palla degli altri per iniziare a loro volta il palleggio

-Obiettivo: Velocità di conduzione Categoria: Primi calci Esercizio: il primo conduce alla massima velocità, il secondo a velocità intermedia, il terzo a velocità ridotta Gioco: Gioco dello sparviero(la squadra deve fare meta in conduzione lungo una linea difesa da uno "sparviero" che può muoversi solo orizzontalmente. La velocità di conduzione è data dai movimenti/scelta dello "sparviero")

-Obiettivo: Trasmissione Categoria: pulcini/esordienti Esercizio: passaggi frontali Gioco: Vedi figura 



di Zanatta Gianluca

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