Con il termine stress si definisce l’insieme dei meccanismi
neuro-endocrini che una persona attiva per far fronte ad una
situazione di sfida-pericolo-periodo negativo-perdita; è un processo
adattivo guidato dal sistema nervoso autonomo. Questa nuova
predisposizione fisiologica supporta l’organismo al raggiungimento
dell’obiettivo che sia esso la risoluzione (lotta) o
l’allontanamento (fuga) dal problema per poi tornare in uno stato
di equilibrio iniziale.
Possiamo affermare quindi che lo stress serve ad aumentare il nostro stato di attivazione.
Possiamo affermare quindi che lo stress serve ad aumentare il nostro stato di attivazione.
Spesso questo termine assume connotazione negativa va ricordato però che: lo stress può essere inteso come positivo (EUSTRESS) quando questa condizione incentiva il raggiungimento del fine attraverso l’intera applicazione del nostro bagaglio di conoscenze o negativo (DISTRESS) quando i livelli di attivazione rimangono troppo altri (come nel caso dei malati cronici) con conseguenti ripercussioni per la salute (esistono un infinità di disturbi psico-fisici legati a condizioni di stress troppo alte).
Come già accennato in precedenza queste riposte vengono messe in atto dal sistema endocrino che tramite le sue ghiandole, specialmente ipofisi e ghiandola surrenale, rilasciano svariati neurotrasmettitori che preparano il corpo all’evento stressante o che necessita un certo stato di attivazione mentale o fisico.
Gli
eventi stressogeni possono derivare da eventi importati positivi o
negativi in ambito famiglia/coppia/professione o da seccature
quotidiane; coloro che riportano un numero elevato di eventi
stressanti contraggono più frequentemente malattie. Le
problematiche più comuni possono essere: disturbi cardio-vascolari,
insorgenza di malattie infettive (diminuzione degli anticorpi),
rallentamento del sistema gastro-intestinale, disturbi mentali e
aggravamento di una patologia già in corso.
Ogni persona sviluppo differenti meccanismi di coping per far fronte all’insorgere delle problematiche (per coping si definiscono tutti quegli sforzi cognitivi adottati per il superamento delle situazioni percepite come minaccia, perdita o sfida).
Ogni persona sviluppo differenti meccanismi di coping per far fronte all’insorgere delle problematiche (per coping si definiscono tutti quegli sforzi cognitivi adottati per il superamento delle situazioni percepite come minaccia, perdita o sfida).
La condizione di stress viene prodotta a seconda del modello RICHIESTE-RISORSE(o stress lavoro correlato) dove per richieste si intendono gli sforzi necessari per adattarsi all’ambiente di lavoro che possono essere di tipo psichico (es. elaborazione delle informazioni ovvero il così detto carico di lavoro), emotivo (es. sforzo nell’affrontare situazioni particolari durante i rapporti relazionali) e fisico. Le risorse, invece, rappresentano una vera e propria “riserva energetica” dell’individuo per fronteggiare gli eventi (richieste) utili al raggiungimento dell’obiettivo. Secondo il Modello di Bakker e Demerouti (2007) quando le richieste sono maggiori delle risorse si andrà in contro ad un processo di degradamento della salute (Burnout,depressione,malattia…) mentre quando le risorse sono maggiori o uguali alle richieste si incentiva il processo di motivazione con conseguente spinta psico-emotiva e miglioramento della qualità lavorativa.
Di Gianluca Zanatta
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