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IL SELF TALK


IL SELF TALK
Il self talk è un metodo per la gestione dei propri pensieri che viene attuato (molto spesso anche in ambito sportivo) ogni volta che "parliamo con noi stessi" ovvero facciamo un dialogo interno tra "noi e noi" che influenzerà le successive modalità di agire. Il self talk è una delle principali strategie che possiamo utilizzare per motivare noi stessi, bisogna sapere però come utilizzarla.
I pensieri negativi sono disfunzionali (compromettono l'esito): abbassano la soglia di attenzione, ci si focalizza su stimoli distraenti, alterazione dell'umore e confusione mentale. Il giusto self talk si concentra su pensieri positivi perchè portano al comportamento desiderato.
"...concentratevi e non fate quello che vi sto per chiedere, assolutamente non pensate ad un gatto nero. Fatto?A cosa avete pensato? Immagino che la vostra mente abbia prima immaginato il gatto nero per poi cancellarlo e cercare di mandare via il pensiero. Ecco dobbiamo imparare che la negazione è una costruzione culturale,che non appartiene alla nostra mente...Per non pensare al gatto nero dobbiamo trovare un'alternativa anzichè focalizzarci sulla negazione."
ESEMPI DI UN SELF TALK EFFICACE
-Assenza totale della parola NON: è più funzionale il "devo concentrami" rispetto al "non devo distrarmi". Questo avviene perchè il cervello non riesce ad elaborare immediatamente la negazione, mentre si concentra primariamente sull'oggetto della frase che risulta essere proprio il pensiero da eliminare. Il processo di negazione implica un dispendio cognitivo maggiore.
Se oltretutto pensiamo che grazie alla scoperta dei neuroni specchio ( che favoriscono la cinestesi) siamo in grado di affermare che quando pensiamo ad un gesto o ad un azione, la simuliamo a livello celebrale, ecco che il self talk in positivo assume un ruolo ancora più importante.
SI "TIENI DURO" NO "NON MOLLARE"
-Non utilizzare il "devo" in quanto forma di imposizione,obbligo non totalmente dipendente da noi (il "devo" crea motivazione estrinseca) utilizzare invece il POSSO/VOGLIO come qualcosa di desiderato in prima persona (crea motivazione intrinseca), si lavora sul senso di autoefficacia.
-NON UTILIZZARE FALSI POSITIVI "Dai che è quasi finita". In questo caso ci si lascia andare, i muscoli si rilassano,tiriamo un sospiro di sollievo,pensiamo ad alto perchè la competizione non è finita quando non è sempre cosi.
Il self talk si rivela un'importante strategia all'interno di un goal setting individuale.
Landin sostiene che l'efficacia della tecnica coinvolga gli aspetti attentivi: monitorando e dirigendo il pensiero verso stimoli positivi si orienta la concentrazione su parti rilevanti dell'allenamento e/o gara, in questo modo vengono attivate le giuste risorse a disposizione dell'atleta. Un self talk con brevi istruzioni è l'ideale per compiti caraterrizzati da precisione e tecnica (es. nel tennis); un self talk con lunghe istruzioni incoraggianti e motivanti in compiti basati su forza e resistenza (es.maratona).



di Gianluca Zanatta

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